Luisa Rota Sperti - Mappamondo calendario perpetuo dedicato ai piccoli della Terra

LUISA ROTA SPERTI

Mappamondo - il calendario perpetuo


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Donne e uomini
Giovani e anziani
Bambine e bambini
A quelli che nasceranno
A quelli che dovranno ancora morire
Al Popolo della Pace

Di solito disegno montagne perché mi fa bene.
Questa Mappa del Mondo invece è/ha una storia
La prima tavola qui non c'è nacque dalla visione delle immagini della prima guerra all'Iraq:
una donna in nero si china e prega e piange davanti a pareti tappezzate di morti.
E' Madre Teresa comunque solo una madre di tutti i figli e di tutte le madri.
Poi ripresi a disegnare montagne perché mi dava gioia ...
Questo quadro che non c'è è l'icona della globalità dei miei lavori.
Ogni tanto mi fermo e riprendo pezzetti del passato da raccontare con le matite, intrecciandoli col presente. Così ha preso vita questo ciclo. I volti che emergono grandi come quello della madre non sono più importanti degli altri, minuscoli, li stanno a simboleggiare e celebrare.

Luisa Rota Sperti - Mappamondo calendario perpetuo dedicato ai piccoli della Terra



Gennaio:
Sub comandante Marcos dell'Esercito di Liberazione Zapatista Chiapas (Messico)

Luisa Rota Sperti - Sub comandante Marcos

La rivoluzione dolce degli zapatisti iniziò in un gennaio di alcuni anni fa, una rivoluzione inventata da un uomo mettendo in atto parole di bambini. Marcos mette in poesia un popolo dimenticato, diventato il suo popolo, senza quasi usare le armi, lasciando ampi spazi proprio alla parola, celando il volto non per nascondersi, ma per restare uno dei tanti. Il Chisciotte e il Che accentuano tenerezza e poesia.



Febbraio:
Iqbal Masih, bambino pakistano ucciso a 12 anni. Simbolo della lotta allo sfruttamento minorile.

Luisa Rota Sperti - Iqbal Masih

Iqbal era un bambino di dodici anni, un volto poco conosciuto, una storia lasciata da parte. Iqbal è stato ucciso e resterà simbolo perpetuo dei piccoli schiavi a cui una ingiusta globalizzazione ruba ogni giorno l'infanzia e la vita non solo nel suo Pakistan ma in altre terre povere e ricche.



Marzo:
Emad Omram, studente dell'Accademia di Belle Arti di Baghdad

Luisa Rota Sperti - Emad Omram

Emad Omram, studente di belle Arti a Baghdad. Prima della seconda guerra irakena Un ponte per Baghdad diffuse immagini di persone nella loro vita quotidiana. Forse per poter tornare a cercarle quando tutto fosse passato. Nulla è passato La devastazione che s'è abbattuta sulla terra di Emad ha frantumato corpi e pezzi di passato. Lui ha un bel volto di ragazzo che è tutti i ragazzi in guerra da una parte e dall'altra dei confini.



Aprile:
Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano per 12 anni nelle baraccopoli di Korogocho (Kenya)

Luisa Rota Sperti - Alex Zanotelli

Alex Zanotelli è l'Africa che grida rovistando fra le nostre spazzature/discariche, soprattutto morali per poter sopravvivere un giorno in più. Alex ha conosciuto miseria e dolore molto intimamente e quando parla ce li appiccica addosso e ci alleniamo a non dimenticare mai i nostri privilegi: ne ho fatto un dio adulto e furioso. Di questo si arrabbierebbe lui che si definisce uomo piccolo e povero.



Maggio:
Rachel Corey, studentessa americana uccisa in Palestina a Rafah

Luisa Rota Sperti - Rachel Corey

Rachel Corey era semplicemente una ragazza, una giovane pacifista americana con un nome profetico. Il suo corpo fragile abbattuto come fiori e piante di ulivo ha urlato ai suoi due popoli quello di sangue e quello di compassione, l'Americano e il Palestinese l'orrore dell'ingiustizia estrema, senza odio solo con il dolore che è una delle testimonianze più forti dei giovani contro la guerra.



Giugno:
Dalai Lama, capo spirituale del popolo tibetano in esilio.

Luisa Rota Sperti - Dalai Lama

Il Dalai Lama. Il Tibet è lontano e vicino alla Palestina. Il suo popolo che sta scomparendo come presenza etnica prevalente non è annientato a morendo ha gettato semi nel mondo. Il Tibet non si è esaurito nel ristagno di una cultura antica e incomprensibile a una modernizzazione feroce. Forse il suo popolo perdendo ha vinto.



Luglio:
Gaia e i suoi figli, Genova, luglio 2001, la Terra in movimento

Luisa Rota Sperti - Gaia

Gaia è la terra e i suoi figli sono donne e uomini di pace migranti; religiosi e ragazzi dei movimenti.
Dai contadini senza terra alle tribù senza acqua. Gaia è nelle mani bianche della pace nella dichiarazione di non resa ai foschi destini d'un pianeta stremato. Gaia è Genova e Carlo Giuliani ragazzo.



Agosto:
Nativi australiani

Luisa Rota Sperti - Nativi australiani

Fra le mille notizie che non faranno mai notizia sono le vite e le morti degli aborigeni australiani. Il loro mondo è ridotto ad un'immagine turistica: l'Ayers Rock il loro Uluru. Dal tempo del sogno non sappiamo nulla della terra rubata sempre troppo poco, perché è normale per chi civilizza rubare la terra. Loro ci appaiono lontani, piccoli e pochi.



Settembre:
Vandana Shiva, fisica ed economista indiana, esperta di ecologia sociale

Luisa Rota Sperti - Vandana Shiva

Vandana Shiva è la voce dell'India, l'eredità del Mahatma: il ritorno alle piccole economie che accarezzano la terra e non la violentano. Solo questo può dare un futuro buono a chi si è sciaguratamente messo sull'orma del folle sviluppo folle dell' Occidente. Vandana Shiva è una donna intelligente e forte. Sarebbe bello la sua saggezza contagiasse la terra



Ottobre:
Mahamad Dijar, maestro artigiano del Bazar di Taskurghan in Afghanistan

Luisa Rota Sperti - Mahamad Dijar

Mahamad Dijar era un maestro artigiano del Bazar di Tashorglan quella immagine dolcissima con la rosa e l'occhio che spazia lontano, icona dei viaggiatori racchiudeva tutto: frusciare di carovane, passi ovattati complici sorrisi nei bazar, prima dei russi prima dei talebani, prima degli americani, quando l'Afghanistan era un mondo sospeso schierato. Mahamed Diar era già molto vecchio. Forse è morto prima di tutto questo.



Novembre:
Nazione indiana

Luisa Rota Sperti - Nazione indiana

La nazione indiana è quella che avrebbe potuto esserci/esistere. Ha il volto di piccola bambina in un manto sacrale avvolge i nomi delle antiche tribù, i parchi gli animali sacri, si lascia alle spalle i genocidi, ma non dimentica ha una storia importante. Vuole essere futuro.



Dicembre:
Fra David Maria Turoldo dei Servi di Maria

Luisa Rota Sperti - Fra David Maria Turoldo

Padre Turoldo chiude ed apre un tempo nuovo dello spirito ricordando come sia sempre necessario fermarsi e guardarsi dentro oltre che intorno per poi continuare a lottare fuori perché fuori in ogni caso si deve tornare.



Calendario, mappa del mondo, mappa di volti. Volti che hanno un nome (o tanti nomi?). Hanno il nome di una terra nuova, che, insieme, intensamente abbiamo sognato e ancora stiamo sognando. Terra che Luisa Rota Sperti - il calendario ne è segno - non si è ancora stancata di sognare. E di evocare: per noi.
Sfogliare la mappa e ritrovarsi in più luoghi: oggi che siamo chiamati a resistere all'ondata di chi ci vuole uomini e donne di un solo luogo. Quello in cui vivere felici da soli.
Sfogliare e visitare. Ancor prima della carrellata dei volti, visitare in sogno un luogo a molti di noi sconosciuto, il luogo della nascita, e ancor prima della gestazione, di questi volti. La gestazione, mi chiedevo, forse tra le pareti bianche di una casa o nel senza pareti della natura, così vivamente partecipe, il luogo che solo Luisa conosce, un luogo dell'anima perchè la matita disegna i pensieri e le emozioni dell'anima. Luoghi dell'anima che oggi più che mai dovrebbero essere amati e onorati. Da noi che, è stato scritto, non abbiamo nemmeno più il tempo di farci un'anima. Mappa del mondo occasione per farci un'anima.
Sfogliare il calendario e patire la seduzione del foglio successivo, tanto è il contagio del "consuma e getta". E resistere alla seduzione del guardare e passare oltre. Guardare e passare oltre l'immagine, alla maniera del sacerdote e del levita della parabola. Guardarono e passarono oltre, oltre l'uomo che giaceva ferito sulla loro strada. Resistere invece per un mese su quel volto. Che ti parli. E abbia il dono che tu te ne prenda cura.
Sfogliare e sostare. Sostare ai volti e sostare alla storia. La storia dei piccoli della terra, scippati del titolo di "grandi" che solo a loro appartiene. Storie dei piccoli della terra e storie dei protettori dei piccoli, dei difensori dei sogni. In ascolto di gesti e parole raccontate dai volti.
Volti da guardare, da onorare, da accarezzare. Da accarezzare per la luce, il coraggio, la forza, la libertà, il colore della vita, della vita e del vangelo, che ci hanno comunicato. Il colore è dentro. Disegnati senza colore, perchè ognuno che sfogli la mappa del mondo abbia occhi per il colore che è dentro.
Volti che guardano vicino e guardano lontano. Vicino se vicino vuol dire leggere la realtà, spesso quella più ignorata, intenzionalmente nascosta, senza udienza nell'affollato circo mediatico che celebra maschere. Maschere vuote. Senz'anima.
Volti che guardano lontano in una stagione di miopia, nelle chiese e nella società. Raro il dono di bucare con gli occhi un futuro che non sia una spenta e interessata programmazione, e raro il dono della profezia che svegli sogno di Dio i nostri occhi assonnati. Ci svegli per il bene dell'umanità e della terra. Volti di vigilanti e di profeti, che gridano il silenzio. Dalla loro piccolezza. Gridano lo sconfinamento agli uomini e alle donne del confine.
Volti di singoli e volti di popoli. Volti di vivi e di viventi della terra Promessa. Volti che l'arte e la passione di Luisa Rota Sperti evoca per noi mese per mese, compagni di viaggio, suoi e nostri: per un'umanità che meriti ancora di essere sperata. (Don Angelo Casati)



Mappamondo calendario perpetuo dedicato ai piccoli della Terra:

12 tavole 50x70
Calendario (con presentazione di Don Angelo Casati)
Cartelletta (datata e firmata in 100 esemplari)