Luisa Rota Sperti - Dalle Cattedrali della Terra ai Sentieri del Cielo

LUISA ROTA SPERTI

Dalle Cattedrali della Terra ai Sentieri del Cielo


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Un défilé di cime. Una sequenza di mondi verticali, disposti come i capitoli di una lunga storia. In primo piano - e non potrebbe che essere così - giganteggiano i monumenti della geologia: guglie, pareti, spigoli e torri del magico universo dei Monti Pallidi, i paesaggi scolpiti e cesellati dalla natura con un lavoro millenario e ciclopico. E poi, molto più recenti, le vicende degli alpinisti che su quel terreno affascinante hanno saputo costruire i loro fantastici giochi. Una saga, la loro, davvero poco comprensibile per chi teme di volgere il capo verso il mondo delle altezze. Costruita a colpi di scalate, di imprese grandi ma anche di realizzazioni più modeste dal punto di vista della tecnica e dell'avventura. Alimentata da sogni infranti, da dialoghi tra l'uomo e la montagna interrotti anzi tempo, prima che potessero giungere a una conclusione sperata. Una lunga parentesi visionaria che, nella mostra, inizia idealmente con la nascita dello scalatore viennese Emil Zsigmondy e termina con la scomparsa di Andrea Oggioni, morto nel luglio del 1961 durante una tragica ritirata dal Pilone Centrale del Frêney, nel gruppo del Monte Bianco. Un secolo, tondo tondo, di scalate e di montagne. Cent'anni che racchiudono straordinari frammenti di vita vissuta tra le crode, in un lungo percorso che attraversa svariati capitoli della vicenda alpinistica e che Luisa Rota Sperti è riuscita a raccontare in un modo assai diverso da un manuale illustrato di storia. Cime, pareti e personaggi, in questa mostra potrebbero vivere in ordine sparso, ciascuno per proprio conto, uniti solo al contesto in cui sono immersi. Ciò che conta, infatti, non è la sequenza dei luoghi e degli eventi narrati, ma la relazione tra le cime e gli uomini che le hanno salite. Le montagne disegnate dall'artista, inoltre, mostrano tratti incredibilmente familiari. Regalano sensazioni curiose, come se uscissero da un puzzle che ha appena svelato una sequenza di immagini ben conosciute ma rimaste a lungo nascoste. E non perché a prima vista - come potrebbe suggerire uno sguardo distratto - assomiglino alle montagne che appaiono sui libri fotografici. Il meccanismo di identificazione scatta - credo - soprattutto perché gli elaborati appartengono all'album immaginario del mondo alpinistico. Ma c'è di più: anche se realizzati con l'aiuto dell'osservazione diretta e con occhio addestrato - anche in senso alpinistico -, i disegni che compongono la mostra offrono all'osservatore particolari e prospettive che difficilmente l'obiettivo di una fotocamera sarebbe in grado di cogliere. Propongono momenti di storia trasmigrati nella leggenda, trasfigurati dal ricordo, elaborati dalla riflessione collettiva. Cioè materiale che appartiene all'archivio della memoria alpinistica e che la mano dell'artista è riuscita a mettere in ordine, selezionare, interpretare e riplasmare in forma inedita, con un'operazione di straordinaria bravura. Un'operazione che ha permesso di ricostruire atmosfere, sfondi e prospettive, ma soprattutto di far rivivere allo spettatore lo sguardo dei protagonisti del passato. Un intervento facile da definire ma assai difficile da realizzare e che consiste nell'eliminare il superfluo, nel far sparire dalla scena gli elementi di disturbo, nel semplificare il messaggio privilegiandone l'essenzialità. In breve, un lavoro teso a suggerire un percorso di lettura che si spinge ben oltre il segno grafico; un sentiero lungo il quale può capitare di sfiorare intuitivamente la vicinanza del mistero. Il vero, grande compito dell'arte. (Roberto Mantovani).

Luisa Rota Sperti - John Ball

JOHN BALL - PELMO



Luisa Rota Sperti - Paul Grohmann

PAUL GROHMANN - ANTELAO



Luisa Rota Sperti - Francis Fox Tuckett

FRANCIS FOX TUCKETT - SCILIAR



Luisa Rota Sperti - Emil Zsigmondy

EMIL ZSIGMONDY - CRODA DEI TONE



Luisa Rota Sperti - Michael Innerkofler

MICHAEL INNERKOFLER - CRISTALLO



Luisa Rota Sperti - Sepp Innerkofler

SEPP INNERKOFLER - PATERNO



Luisa Rota Sperti - Angelo Dibona

ANGELO DIBONA - TOFANE



Luisa Rota Sperti - Fratelli Dimai

I TRE FRATELLI DIMAI - POMAGAGNON



Luisa Rota Sperti - Georg Winkler

GEORG WINKLER - PALE DI SAN MARTINO



Luisa Rota Sperti - Ludwig Norman Neruda

LUDWIG NORMAN NERUDA - CRODA DA LAGO



Luisa Rota Sperti - Ludwig Purtscheller

LUDWIG PURTSCHELLER - POPERA



Luisa Rota Sperti - Tita Piaz

TITA PIAZ - CATINACCIO



Luisa Rota Sperti - Paul Preuss

PAUL PREUSS - SASSOLUNGO SASSO PIATTO



Luisa Rota Sperti - Emil Solleder

EMIL SOLLEDER - CIVETTA



Luisa Rota Sperti - Hans Dülfer

HANS DÜLFER - LE ODLE



Luisa Rota Sperti - Oswald Gabriel Haupt

OSWALD GABRIEL HAUPT - BRENTA



Luisa Rota Sperti - Karl Berger

KARL BERGER - TORRI DEL SELLA



Luisa Rota Sperti - Attilio Tissi

ATTILIO TISSI - LE TRE CIME DI LAVAREDO



Luisa Rota Sperti - Emilio Comici

EMILIO COMICI - SORAPIS AL DITO DI DIO



Luisa Rota Sperti - Dino Buzzati

DINO BUZZATI - LO SCHIARA



Luisa Rota Sperti - Severino Casara

SEVERINO CASARA - MARMAROLE



Luisa Rota Sperti - Bruno Detassis

BRUNO DETASSIS - BRENTA



Luisa Rota Sperti - Pino Prati

PINO PRATI - BRENTA



Luisa Rota Sperti - Gustav Jahn

GUSTAV JAHN - MARMOLADA
Visitate anche il sito web (in tedesco) http://www.gustav-jahn.at curato dalla famiglia Jahn.



Luisa Rota Sperti - Giusto Gervasutti

GIUSTO GERVASUTTI - CAMPANILI



Luisa Rota Sperti - Ettore Castiglioni

ETTORE CASTIGLIONI - MARMOLADA



Luisa Rota Sperti - Gabriele Boccalatte

GABRIELE BOCCALATTE - CIVETTA



Luisa Rota Sperti - Ettore Zapparoli

ETTORE ZAPPAROLI - LATEMAR



Luisa Rota Sperti - Hermann Buhl

HERMANN BUHL - CIMA UNA



Luisa Rota Sperti - Willo Welzenbach

WILLO WELZENBACH - CINQUE DITA



Luisa Rota Sperti - Ercole Esposito

ERCOLE ESPOSITO (RUCHIN)- SASSOLUNGO



Luisa Rota Sperti - Andrea Oggioni

ANDREA OGGIONI - CINQUE TORRI



Dalle cattedrali della terra ai sentieri del cielo:

32 tavole di piccolo - medio e grande formato
Catalogo - taccuino con testi di: Alberto Benini e Roberto Mantovani.